FOCE: la crescita della spesa farmaceutica è inevitabile

Pubblicato il:
5.5.2025

5 maggio 2025 - "I dati recentemente diffusi dall'Agenzia italiana del farmaco che indicano un aumento della spesa farmaceutica nel 2024 rientrano nella normalità: infatti, mi preoccuperei del contrario e cioè che la spesa farmaceutica non aumentasse, perchè questo significherebbe che non vengono forniti ai cittadini i farmaci innovativi decisivi nella cura di varie patologie incluse quelle a più alta incidenza come i tumori". Lo afferma il presidente della Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi (Foce), Francesco Cognetti, sottolineando come l'Italia presenti, al contrario, un aumento della spesa "contenuto rispetto ad altri Paesi". Il motivo alla base di questa crescita più contenuta, rileva Cognetti, "si deve però al fatto che purtroppo molti dei farmaci innovativi continuano a pervenire ai pazienti in grosso ritardo, e questo a causa dei tempi centrali di verifica e per le procedure di rimborso che continuano ad essere superiori rispetto alla maggior parte dei Paesi europei". In realtà, chiarisce l'esperto, "esistono dei sistemi che potrebbero favorire un più rapido accesso a tali farmaci, come la legge 648 del 1996 che consente il rimborso del farmaco per quei medicinali innovativi già autorizzati in altri Paesi. Tuttavia l'utilizzo di questa norma è molto limitato ed il percorso da seguire molto difficile. C'è inoltre il fondo Aifa del 5%, ma riguarda solo l'impiego di farmaci orfani o per le malattie rare".

Inoltre, "già le aziende farmaceutiche con l'uso compassionevole mettono a disposizione i farmaci più importanti per coprirne a loro spese i tempi lunghi di approvazione centrale e regionale con i relativi Prontuari. Ma il sistema dell'uso compassionevole non può essere infinito. I cittadini più abbienti poi - aggiunge - anche tramite le loro assicurazioni possono sostenere l'acquisizione dei farmaci in categoria Cnn, fase C non negoziata e cioè pagati a prezzo pieno, e questa è un'altra grossa discriminazione in tema di salute". Dunque, conclude il residente Foce, "siamo preoccupati per gli attuali ritardi nell'accesso ai farmaci innovativi nel nostro Paese e chiediamo l'abolizione dei prontuari regionali e che vengano instaurati meccanismi di accesso più rapidi". Secondo gli ultimi dati Aifa, la spesa stimata per le sole indicazioni innovative per il periodo gennaio-dicembre 2024 al netto dei Payback è pari a 819,8 milioni di Euro. Tale spesa è interamente coperta dal fondo (1.300 milioni di euro). Nel 2024, la spesa farmaceutica complessiva ha toccato quota 23.226,7 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto al valore registrato nel 2023.

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