4, novembre 2025 -Aumentano i problemi di fertilità maschile e si registra un trend inimpoverimento su scala mondiale della 'spermatogenesi' (processo di formazionedegli spermatozoi). Infatti negli ultimi 40 anni la concentrazione deglispermatozoi si è ridotta mediamente del 50% e l'Organizzazione Mondiale dellaSanità in 20 anni ha più volte dovuto rivedere i valori di normalità dellospermiogramma al ribasso. È quanto riferisce all'Andrea Salonia,dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, e consigliere della SocietàItaliana di Urologia, anticipando uno dei temi del prossimo CongressoNazionale, giunto alla 98ª edizione, che si terrà dal 6 al 9 novembre aSorrento. La denatalità del nostro Paese, con una riduzione delle nascite dioltre il 3% nel 2023 rispetto all'anno precedente e un trend che sembramantenersi pure nel 2024, è anche figlia di questo problema, sottolineal'esperto, che si va a sommare alla tendenza ormai sempre diffusa di cercare lagenitorialità in età avanzata, cioè verso i 40 anni. "Ricordiamo -sottolinea Salonia - che dopo i 35 anni la probabilità biologica di avere unfiglio si riduce del 10%; dopo i 40 anni ancora di più. L'età conta anche perl'uomo". Ma non è tutto, i problemi di fertilità maschile sono anche uncampanello d'allarme per la salute generale: i maschi infertili, a parità dietà, risultano avere una salute più precaria di quelli fertili, specie nellasfera cardiovascolare, metabolica e oncologica. L'essere infertile espone amaggior rischio di malattie come ipertensione, problematiche cardiache,diabete; inoltre si associa a maggiore predisposizione a processi infiammatori.È come se un maschio con problemi di fertilità fosse più vecchio rispetto allasua età anagrafica, spiega Salonia. Sicuramente, precisa, pesano i cattivistili di vita, per esempio obesità e sovrappeso, che sono deleteri per lafertilità maschile e per il successo riproduttivo. Anche fattori di rischiocome il fumo e l'alcol in eccesso possono incidere.
È bene, quindi,quando in una coppia si riscontra un problema di fertilità (il 15% delle coppievive questo problema), che anche la salute riproduttiva maschile sia oggetto diapprofondimenti, visto che nel 30% dei casi il problema è esclusivamente maschile.Ciò nonostante, conclude, il 15% delle coppie ha già fatto diversi cicli diprocreazione medicalmente assistita, senza che il maschio sia mai statovisitato da un urologo e un andrologo.