(Roma, 15 aprile 2022) – BristolMyers Squibb annuncia che la Commissione Europea (EC) ha approvato nivolumab inassociazione a chemioterapia di combinazione a base di fluoropirimidina e platino peril trattamento in prima linea di pazienti adulti con carcinoma a cellulesquamose dell’esofago (OSCC) avanzato non resecabile, ricorrente o metastatico,con espressione tumorale del PD-L1 ≥ 1%. La decisione della Commissione Europeaè basata sui risultati dello studio di Fase 3 CheckMate-648, nel quale nivolumab con chemioterapia ha dimostrato un beneficio disopravvivenza globale (OS) statisticamente significativo e clinicamenterilevante rispetto alla sola chemioterapia, all’analisi ad interimpredeterminata. Il profilo di sicurezza di nivolumab conchemioterapia era in linea con gli studi riportati in precedenza. I risultatidello studio CheckMate -648 sono stati presentati al congresso annuale della AmericanSociety of Clinical Oncology (ASCO) a giugno 2021.
“Questa approvazione rappresenta un importante passoavanti per i pazienti dell’Unione Europea, soprattutto per la naturaestremamente aggressiva del carcinoma a cellule squamose dell’esofago” afferma Ian M. Waxman, M.D., responsabile sviluppo, tumorigastrointestinali, Bristol Myers Squibb. “Nivolumab con chemioterapia è una delledue terapie di associazione a base di nivolumab appena approvate che mostra unbeneficio di sopravvivenza globale superiore rispetto alla chemioterapia da sola,offrendo maggiori speranze ai pazienti con carcinoma a cellule squamose dell’esofagoavanzato non resecabile, ricorrente o metastatico, con espressione tumorale delPD-L1 ≥ 1%. Siamo desiderosi di presentare questa nuova opzione di trattamentoai pazienti dell’Unione Europea e di migliorare potenzialmente la lorosopravvivenza.”
La Commissione Europea hainoltre approvato nivolumab in associazione ad ipilimumab per il trattamento inprima linea di pazienti adulti con carcinoma a cellule squamose dell’esofago (OSCC)avanzato non resecabile, ricorrente o metastatico, con espressione tumorale delPD-L1 ≥ 1%.
L’approvazione della Commissione Europea permettel’utilizzo di nivolumab in associazione a chemioterapia di combinazione a basedi fluoropirimidina e platino per il trattamento di pazienti adulti con OSCC avanzatonon resecabile, ricorrente o metastatico, con espressione tumorale del PD-L1 ≥ 1% nei 27 Stati membri dell’Unione Europea,Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Risultati di efficacia e sicurezza dello studio CheckMate-648
I risultati dello studio CheckMate -648 comprendono:
· Sopravvivenza globale (OS) nei partecipanti conespressione tumorale del PD-L1 ≥ 1%. (endpoint primario): OS mediana era di 15,44mesi (95% Intervallo di Confidenza [CI]: 11,93 ; 19,52) per nivolumab conchemioterapia rispetto a 9,07 mesi (95% CI: 7,69 ; 9,95) per la chemioterapia(Hazard Ratio [HR] = 0,54; 99,5% CI: 0.37 ; 0,80; p= <0,0001).
· Sopravvivenza libera da progressione (PFS) neipartecipanti con espressione tumorale del PD-L1 ≥ 1%. (endpoint primario): PFS medianaera di 6,93 mesi (95% CI: 5,68 ; 8,34) per nivolumab con chemioterapia rispettoa 4,44 mesi (95% CI: 2,89 ; 5,82) per la chemioterapia (HR = 0,65; 98,5% CI: 0,46; 0,92; p=0,0023).
· Tasso complessivo di risposta (ORR) (endpoint secondario):ORR era del 53,2% (95% CI: 45,1 ; 61,1) per nivolumab con chemioterapia rispettoal 19,7% (95% CI: 13,8 ; 26,8) per la chemioterapia.
· Sicurezza (sulla base dei dati aggregati in diversetipologie tumorali): l’incidenza delle reazioni avverse di grado 3-5 è stata del 76% per nivolumab in associazione a chemioterapiae del 62% con la chemioterapia da sola, con l’1,4% delle reazioni avversefatali attribuite a nivolumab in associazione a chemioterapia inclusa infezionepolmonare, neutropenia febbrile, trombosi, polmonite, diarrea e insufficienzarenale. La durata mediana della terapia è stata di 6,44 mesi(95% CI: 5,9 ; 6,80) per nivolumab in associazione a chemioterapiae di 4,34 mesi (95% CI: 4,04 ; 4,70) per la chemioterapia.
Lo studio CheckMate -648
CheckMate -648 è unostudio randomizzato di Fase 3 per la valutazione di nivolumab più ipilimumab(N=325) o nivolumab con fluorouracile e cisplatino (N=321) rispetto afluorouracile più cisplatino (N=324) nei pazienti con carcinoma a cellulesquamose dell’esofago, precedentemente non trattato, non resecabile, ricorrenteo metastatico.
Gli endpoint primaridello studio sono la sopravvivenza globale (OS) e la sopravvivenza libera daprogressione (PFS) secondo una revisione centrale indipendente in cieco (BICR)nei pazienti con espressione tumorale del PD-L1 ≥1% per entrambe lecombinazioni a base di nivolumab rispetto alla chemioterapia. Gli endpointsecondari dello studio comprendono la OS e la PFS secondo una revisionecentrale indipendente in cieco in tutta la popolazione randomizzata.
Nel braccio connivolumab e chemioterapia i pazienti sono stati trattati con nivolumab 240 mgogni 2 settimane nei giorni 1 e 15, fluorouracile 800 mg/m²/die nei giorni da 1a 5 (per 5 giorni), e cisplatino 80 mg/m² il giorno 1 (di un ciclo di quattrosettimane). I pazienti hanno ricevuto nivolumab fino ad un massimo di 24 mesi ofino a progressione di malattia, tossicità inaccettabile o revoca del consensoe la chemioterapia fino a progressione di malattia, tossicità inaccettabile orevoca del consenso.
Nel braccio connivolumab e ipilimumab i pazienti sono stati trattati con nivolumab 3 mg/kgogni 2 settimane e ipilimumab 1 mg/kg ogni 6 settimane fino ad un massimo di 24mesi o fino a progressione di malattia, tossicità inaccettabile o revoca delconsenso.
Il carcinoma dell’esofago
Il carcinoma dell’esofagoè il settimo tumore più comune e la sesta causa di morte per cancro a livellomondiale, con circa 600.000 nuovi casi e più di 540.000 morti nel 2020. I duetipi più comuni di carcinoma dell’esofago sono il carcinoma a cellule squamosee l’adenocarcinoma, che rappresentano circa l’85% e il 15% di tutti i carcinomiesofagei, rispettivamente, anche se l’istologia tumorale esofagea può variare aseconda della regione e del Paese. Il carcinoma a cellule squamose costituiscecirca il 60% dei casi di carcinoma esofageo in Europa.
Bristol Myers Squibb: creare un futuro migliore per ipazienti con il cancro
BristolMyers Squibb è ispirata da un’unica visione: trasformare la vita delle personeattraverso la scienza. L’obiettivo della ricerca oncologica di Bristol MyersSquibb è rendere disponibili farmaci che offrano ad ogni paziente una vitamigliore e più sana e rendere la cura una possibilità. Forti dell’esperienzaereditata nel trattamento di diverse tipologie di tumore che hanno cambiatol'aspettativa di sopravvivenza per molti pazienti, la ricerca di Bristol MyersSquibb sta esplorando nuove frontiere nella medicina personalizzata e,attraverso innovative piattaforme digitali, sta affinando le conoscenze peressere sempre più focalizzata sui propri obiettivi. La profonda esperienzascientifica, le capacità all'avanguardia e le piattaforme di ricerca permettonoa Bristol Myers Squibb di osservare il cancro da ogni angolazione. Il tumorepuò avere un forte impatto su molti aspetti della vita di un paziente e BristolMyers Squibb si impegna a intraprendere azioni per affrontare ogni aspettodella cura, dalla diagnosi alla sopravvivenza. Da azienda leader nella cura delcancro, Bristol Myers Squibb sta lavorando affinché tutti i pazienti con cancropossano avere un futuro migliore.
Nivolumab
Nivolumab è un inibitoredel checkpoint immunitario PD-1, che è stato progettato per potenziare ilnostro sistema immunitario al fine di ristabilire la risposta immunitariaanti-tumorale. Rinforzando il nostro sistema immunitario contro il cancro,nivolumab è divenuto un’importante opzione di trattamento per molti tipi ditumore.
Il programma globale disviluppo di nivolumab si basa sulle conoscenze scientifiche di Bristol MyersSquibb nel campo dell’immuno-oncologia e include un’ampia gamma di studiclinici, in tutte le fasi della sperimentazione, compresa la fase 3, in moltitipi di tumori. Ad oggi, nel programma di sviluppo clinico di nivolumab sonostati arruolati più di 35.000 pazienti. Gli studi clinici con nivolumab hannocontribuito ad approfondire le conoscenze sul potenziale ruolo dei biomarcatorinella cura dei pazienti, in particolare nel modo in cui essi possanobeneficiare di nivolumab trasversalmente ai livelli di espressione di PD-L1.
A luglio 2014, nivolumabè stato il primo inibitore del checkpoint immunitario PD-1 al mondo ad averottenuto l’approvazione dalle Autorità Regolatorie. Attualmente è approvato inpiù di 65 Paesi, inclusi gli Stati Uniti, l’Unione Europea, il Giappone e laCina. A ottobre 2015, la combinazione di nivolumab e ipilimumab è stato ilprimo regime in campo immuno-oncologico a ricevere l’approvazione dalleAutorità Regolatorie per il trattamento del melanoma metastatico ed èattualmente approvata in più di 50 Paesi, inclusi gli Stati Uniti e l’UnioneEuropea.
Bristol MyersSquibb e la collaborazione con Ono Pharmaceutical
Nel 2011,grazie a un accordo di collaborazione con Ono Pharmaceutical Co., Bristol MyersSquibb ha esteso i diritti di sviluppo e commercializzazione di nivolumab intutto il mondo esclusi Giappone, Corea del Sud e Taiwan, dove Ono mantienetutti i diritti sul farmaco. Il 23 luglio 2014, Bristol Myers Squibb e Onohanno ulteriormente ampliato l’accordo di collaborazione strategica persviluppare e commercializzare congiuntamente molteplici immunoterapie – sia comesingoli farmaci che come regimi di combinazione – per il trattamento deipazienti con cancro in Giappone, Corea del Sud e Taiwan.