Ictus, tra le prime trecause di morte in Italia: ISS approva le nuove linee guida terapeutiche

Pubblicato il:
30.3.2023

30 marzo 2023 – L’evento cerebrovascolare in Italia è tra le prime tre cause di morte ela prima di disabilità. A essere colpite ogni anno sono 185mila persone, 45miladi loro sopravvivono ma con esiti gravemente invalidanti. Numeri importanti,che hanno spinto ISA-AII (Italian Stroke Association - Società Italiana Ictus)alla stesura di nuove linee guida terapeutiche, oggi approvate e pubblicatedall’Istituto Superiore di Sanità. Di questo e dello stato di salute dellasocietà, che tra i 747 soci attivi ha visto l’ingresso di numerosi giovaniprofessionisti, si è parlato durante la conferenza stampa di apertura del IXCongresso Nazionale ISA-AII, a Lecce fino al 1° aprile.

“L’approvazione delle nuoveraccomandazioni da parte dell’ISS ci permette di guardare al futuro deltrattamento dell’ictus con rinnovato ottimismo – afferma Mauro Silvestrini, Presidente ISA-AII –. Oggi la nostra societàscientifica è impegnata su tutti i fronti della malattia, dalla fasepre-ospedaliera a quella acuta, fino al ricovero e ai problemi che sipresentano durante la degenza. Durante questi tre giorni di Congressodiscuteremo molto anche di prevenzione secondaria, avremo infatti sessionispecifiche dedicate a dislipidemie e aritmie, tratteremo le complicanze a lungotermine e il trattamento della spasticità. Nell’ultimo anno abbiamo registratouna forte adesione dei giovani alla Società, anche grazie alla nascita di ISAYoung, un gruppo di giovani professionisti sanitari. Abbiamo fortemente volutopromuovere la loro partecipazione per valorizzare una nuova visione dellaricerca e della formazione. Negli ultimi tre mesi abbiamo registrato più di 200nuovi soci under 40, un risultato di cui andiamo orgogliosi.”

Negli ultimi giorni sono anchesopraggiunti i primi risultati di adesione alla survey dedicata allastandardizzazione delle cure, rivolta a 219 centri ictus per scattare unafotografia della situazione attuale.
Tra le domande poste, il numero di letti a disposizione, la quantità dipazienti ricoverati e di personale, la presenza di dispositivi medici come latac utilizzabile 24 ore su 24. A rispondere ai quesiti è stato il 94% deicentri. “Si tratta di un risultato importante – continua Silvestrini –, che indica che la Società è riconosciuta a livellonazionale come punto di riferimento per questa malattia. A questo successohanno contribuito i coordinatori regionali di ISA, che garantisconoun’articolazione locale viva e attiva.”

“Le nuove linee guida terapeutiche cheabbiamo scritto con il supporto dell’AINR, Associazione Italiana diNeuroradiologia, e di numerose altre realtà, sono state approvate dall’ISS epubblicate dal CNEC, Centro nazionale per l’eccellenza clinica, la qualità e lasicurezza delle cure, sul sito web del Sistema Nazionale Linee Guida –sottolinea Danilo Toni, PastPresident ISA-AII –. Questo permetterà prima di tutto la loro applicazione sulterritorio, che verificheremo attraverso un audit annuale, in secondo luogo lapresentazione ai principali convegni dedicati alle malattie vascolari e latraduzione per una rivista internazionale ne consentiranno la divulgazione.Fondamentale sarà tenere sotto controllo l’aderenza alle raccomandazioni, cheavverrà attraverso l’utilizzo di specifici indicatori clinici, che cipermetteranno anche di raccogliere informazioni su eventuali fattoriostacolanti per la loro implementazione. Tra le nuove indicazioni troviamo, peresempio, allargamenti della finestra terapeutica, come l’estensione dellatrombolisi farmacologica fino a 9 ore dall’esordio dei sintomi e fino a 24 perla trombectomia meccanica. Già solo per trombolisi e trattamenti endovascolari,rispetto al 2016 abbiamo presentato 42 raccomandazioni e 32 sintesi in più, perun totale di 59 raccomandazioni e 58 sintesi.”

“Oggi l’attenzione all’ictus, alla riconoscibilità deisegni e all’importanza di agire in tempi rapidi è molto aumentata, anche grazieall’impegno delle Società scientifiche e alla divulgazione che, come ISA-AII,svolgiamo quotidianamente sui nostri canali e nelle strutture in cui operiamo –aggiunge Paola Santalucia,Presidente Eletto ISA-AII –. Quello che ancora manca, nonostante negli ultimianni ce ne si occupi in modo più strutturato, è l’attenzione al post-evento, aidisturbi che possono presentarsi anche a distanza di tempo. La spasticità è unotra i problemi più ricorrenti: per aumentare la consapevolezza a riguardoabbiamo dato vita alla campagna di comunicazione Strike on Stroke, checoncluderemo il 14 aprile con un’importante conferenza stampa. Attraversoquesto progetto siamo venuti a conoscenza della situazione nei reparti diriabilitazione, delle mancanze di strumenti che gli specialisti lamentano edella poca conoscenza dei pazienti riguardo le possibilità di trattamento deiloro disturbi. È importante garantire omogeneità di cura su tutto ilterritorio, non solo nelle stroke unit ma anche nel post-acuto. Trattare lecriticità significa offrire alle persone colpite da ictus la possibilità ditornare a vivere una vita di alta qualità.”

“Ladecisione di svolgere questa edizione del Congresso a Lecce è di grande impattoe ci permette di sottolineare la disuguaglianza tra Nord e Sud Italia nelnumero di centri ictus disponibili – conclude Leonardo Barbarini, Direttore Neurologia - Stroke Unitdell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce –. L’assistenza dovrebbe essere uniforme intutte le Regioni italiane nella distribuzione di posti letto dedicati e, soprattutto,nell’offerta di terapie avanzate, come la rivascolarizzazione meccanica. Siamoimpegnati a tempo pieno nel riempire il gap per poter assicurare ai nostripazienti i migliori trattamenti, ma è importante continuare a fare luce suquesto problema perché si possa lavorare in sinergia con le Istituzioni per raggiungeremigliori risultati.”

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