ISS: in due anni +16% di casi d’infezioni sessualmente trasmesse

Pubblicato il:
30.7.2025

30 luglio 2025 - Prosegue nel 2023 la crescita del numero totale di segnalazioni di infezioni sessualmente trasmesse. L’incremento, registrato in Italia, ammonta al 16% rispetto a quello registrato nel 2021. Gli aumenti più consistenti sono stati quelli per gonorrea (+83%), sifilide primaria/secondaria (+25%) e clamidia (+21%). Il numero di persone che hanno effettuato un test per clamidia è invece aumentato del 35%. E’ quanto rende noto l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel suo ultimo rapporto redatto dai Sistemi di Sorveglianza Sentinella.

Nel 2023, si evidenzia una riduzione del 21% del numero di casi di condilomi ano-genitali, sia nelle femmine che tra i maschi. Molto probabilmente il calo è attribuibile all’efficacia delle campagne vaccinali anti-HPV. Il 79% dei casi di tutte le infezioni sessualmente trasmesse è stato diagnosticato in uomini e il restante 21% tra le donne. L’età mediana delle persone segnalate è di 33 anni. Sempre secondo l’ISS l’età media delle persone con infezioni sessualmente trasmesse non è cambiata nel tempo né per gli uomini né per le donne. Anche il numero di casi tra gli stranieri è rimasto relativamente stabile dopo il 2012, con una riduzione dei casi nel 2020, così come osservato anche tra gli italiani e un successivo aumento fino al 2023.

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