15, settembre 2025 - La risonanza magnetica multiparametrica della prostata, esame oggi fondamentale per valutare il rischio di tumore e guidare la biopsia mirata, può essere eseguita con la stessa efficacia anche senza mezzo di contrasto. È quanto dimostra lo studio internazionale Prime, coordinato dallo University College London e appena pubblicato sulla rivista medica Jama. Lo studio ha coinvolto, tra gli altri, anche l'Università di Udine e l'Ospedale S. Maria della Misericordia dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale. La risonanza biparametrica, ovvero senza l'utilizzo del liquido di contrasto, rappresenta una svolta potenzialmente decisiva - osserva l'ateneo di Udine in una nota - permette di ridurre tempi e costi dell'esame, abbattere i rischi per i pazienti e renderne l'accesso più semplice e diffuso, senza compromettere l'accuratezza diagnostica quando eseguita in centri adeguatamente qualificati. Il contributo udinese è stato reso possibile dal lavoro di Rossano Girometti, radiologo, professore di diagnostica per immagini e radioterapia dell'Ateneo friulano e responsabile locale dello studio, e di Gianluca Giannarini, rispettivamente appartenenti all'Istituto di Radiologia e alla SOC Urologia, docenti del Dipartimento di Medicina dell'università. Ha collaborato anche la Soc di Anatomia patologica dell'ospedale udinese. "Questo importante riconoscimento - sottolinea il professor Girometti - testimonia la forte integrazione tra Università di Udine e Asufc e la solidità del gruppo multidisciplinare locale dedicato alla diagnosi e cura del tumore prostatico, che comprende urologi, oncologi, radiologi, anatomopatologi, radioterapisti e medici nucleari. Il team di Udine si conferma così all'avanguardia nella gestione della patologia prostatica a livello internazionale".