Tumore della prostata: Darolutamide approvato in Europa per il trattamento della malattia metastatica ormonosensibile

Pubblicato il:
16.3.2023

La Commissione Europeaha autorizzato la commercializzazione nell’Unione Europea (EU) di darolutamide,inibitore orale del recettore degli androgeni (ARi), più terapia di deprivazioneandrogenica (ADT) in associazione alla chemioterapia con docetaxel, per iltrattamento dei pazienti con tumore della prostata ormonosensibilemetastatico (mHSPC).Darolutamide è già stato approvato a marzo 2020 dall’agenzia regolatoriaeuropea per il trattamento dei pazienti con tumore della prostata nonmetastatico resistente alla castrazione (nmCRPC), a rischio elevato disviluppare metastasi. Alle nuove prospettive nella cura di questa neoplasia èdedicata oggi una conferenza stampa virtuale.

“Nel 2022, in Italia,sono state stimate 40.500 nuove diagnosi di tumore della prostata, il piùfrequente negli uomini – spiega Sergio Bracarda,Presidente Società Italiana di Uro-Oncologia (SIUrO) e Direttoredella Struttura Complessa di Oncologia Medica e Traslazionale e delDipartimento di Oncologia presso l’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni -.La nuova approvazione di darolutamide da parte della Commissione Europea sibasa sui risultati positivi dello studio di Fase III ARASENS, che ha coinvoltopiù di 1300 pazienti e ha dimostrato che darolutamide in combinazione con laterapia ormonale e la chemioterapia riduce significativamente il rischio dimorte del 32,5% rispetto alla terapia di deprivazione androgenica e docetaxel,nei pazienti con tumore della prostata ormonosensibile metastatico. Lacombinazione con darolutamide non solo prolunga la sopravvivenza e ritarda laprogressione di malattia, ma salvaguarda anche la qualità di vita, aspettofondamentale per i pazienti colpiti dalla neoplasia in fase metastatica”.

“Questa nuova approvazioneestende l’utilizzo di darolutamide a un gruppo più vasto di pazienti ma,soprattutto, consente di implementare una nuova strategia terapeutica cheamplia sensibilmente le prospettive terapeutiche per gli uomini colpiti dallamalattia e che consente ai medici di migliorare gli esiti clinici - afferma OrazioCaffo, Direttore Oncologia all’Ospedale Santa Chiara di Trento -.L’autorizzazione EMA è il primo passo per la rimborsabilità del farmaco neipaesi europei e, quindi, anche in Italia, in cui sarebbe auspicabile possaessere disponibile quanto prima. Per i pazienti con carcinoma della prostatametastatico lo scenario terapeutico è in continua evoluzione come in pochialtri settori dell’oncologia: esso è del tutto diverso rispetto solo a pochianni fa grazie alla disponibilità di armi sempre più efficaci. Nel setting deltumore prostatico sensibile alla castrazione metastatico, in cui darolutamideha la nuova indicazione, la maggior parte dei pazienti presenta localizzazioniossee con possibile presenza di dolore e aumentato rischio di fratture.Darolutamide combina in sé efficacia e tollerabilità: grazie alla sua strutturachimica peculiare, da una parte è in grado di inibire la crescita delle celluledi carcinoma prostatico, ma dall’altra ha un buon profilo di tollerabilità nonimpattando sulla vita quotidiana dei pazienti. Questo è di estrema importanzanon solo per la prognosi dei nostri pazienti ma anche per il mantenimento dellaloro qualità di vita”.

“Questa ulterioreapprovazione di darolutamide rappresenta una pietra miliare significativanell’affrontare le necessità cliniche insoddisfatte dei pazienti europei contumore della prostata ormonosensibile metastatico – conclude MariusMoscovici, Responsabile Medical Affairs Oncologia di Bayer Italia -.  Siamo impegnati a migliorare la cura deltumore della prostata in tutte le fasi della malattia e ci rendiamo conto che,per i pazienti e per i loro familiari, la qualità di vita è fondamentale quantoil prolungamento della sopravvivenza e il rallentamento della progressione dimalattia. Continuiamo nella nostra missione di ridefinire il significato divivere con il tumore della prostata”.

Il tumore dellaprostata è il più frequente negli uomini in quasi tutti i Paesi dell’Europasettentrionale e occidentale.

Solo il 30% degliuomini affetti da mHSPC sopravvive più di cinque anni dalla diagnosi. Lamaggior parte degli uomini con mHSPC sviluppa una progressione della malattiacon la comparsa di resistenza alla castrazione (mCRPC), una fase di patologia consopravvivenza a lungo termine limitata.

Darolutamide vienestudiato in un vasto programma di sviluppo attraverso altri tre studi cliniciin corso o pianificati, per analizzare il suo potenziale nei pazienti contumore della prostata, dagli stadi iniziali alle fasi avanzate della malattia.Tra questi, lo studio di Fase III ARANOTEvaluta darolutamide e ADT rispetto a solo ADT nel mHSPC.

Darolutamide èsviluppato da Bayer insieme a Orion Corporation, un’azienda farmaceuticafinlandese che opera in tutto il mondo. Bayer è responsabile dellacommercializzazione globale, con la co-promozione di Bayer e Orion Corporationin alcuni Paesi europei come Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito,Scandinavia e Finlandia.

 

Lo studio ARASENS

ARASENS è l’unico studiorandomizzato, di Fase III, multicentrico, in doppio cieco, che è statodisegnato prospetticamente per confrontare l’utilizzo di un inibitore orale delrecettore degli androgeni (ARi) di seconda generazione, darolutamide, più ADTin associazione con docetaxel (uno standard di curaraccomandato dalle linee guida) nel tumore della prostata metastaticoormonosensibile (mHSPC). Un totale di 1.306 pazienti è stato randomizzato inrapporto 1:1 a ricevere darolutamide 600 mg due volte al giorno o il corrispondenteplacebo, in associazione con docetaxel più ADT.

 

L’obiettivoprimario di questo studio è stato la sopravvivenza globale (OS). Gli obiettivisecondari comprendono il tempo allo sviluppo del tumore della prostataresistente alla castrazione (CRPC), il tempo alla progressione del dolore, iltempo al primo evento scheletrico sintomatico (SSE), il tempo all’inizio dellasuccessiva terapia antitumorale, tutti valutati a intervalli di 12 settimane,così come gli eventi avversi (AEs) quale misura di sicurezza e tollerabilità. Irisultati dello studio sono stati pubblicati nel New England Journal ofMedicine. Una versione riassuntiva in linguaggio semplice di questi dati èstata pubblicata in Future Oncology. Lo studio ARASENS ha dimostrato chedarolutamide più ADT in associazione a docetaxel ha ridotto significativamenteil rischio di morte del 32,5% rispetto a ADT con il solo docetaxel. Imiglioramenti negli endpoint secondari hanno rafforzato i benefici osservatinell’endpoint primario, la sopravvivenza globale.

 

Il tumore della prostata ormonosensibile metastatico

Il tumore della prostata è la seconda neoplasia più comunementediagnosticata nella popolazione maschile in tutto il mondo. Si stima che, nel 2020,nel mondo, 1,4 milioni di uomini abbiano ricevuto una diagnosi di tumore dellaprostata e circa 375.000 siano deceduti a causa di questa patologia.

Al momento della diagnosi la maggior parte degli uomini presenta untumore localizzato, il che significa che la neoplasia è limitata alla ghiandolaprostatica e può essere trattata con la chirurgia curativa o la radioterapia.In caso di recidiva, quando la malattia si diffonde o diventa metastatica, o incaso di nuova diagnosi in cui il tumore si è già diffuso, la malattia èsensibile agli ormoni e la terapia di deprivazione androgenica (ADT) è ilcardine del trattamento. Le attuali opzioni di trattamento per gli uomini contumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC) prevedono terapiaormonale, come l’ADT, inibitori del recettore degli androgeni più ADT o unacombinazione di chemioterapia con docetaxel e ADT. Nonostante il trattamento,la maggior parte dei pazienti con tumore della prostata ormonosensibilemetastatico (mHSPC) progredisce sviluppando un tumore metastatico resistentealla castrazione (mCRPC), una condizione di malattia caratterizzata da elevatamorbilità e sopravvivenza limitata.

 

Darolutamide

Darolutamide è un inibitore orale del recettore degli androgeni (ARi) conuna struttura chimica peculiare che lega il recettore degli androgeni conun’elevata affinità e mostra una forte attività antagonista, inibendo quindi lafunzione del recettore e la crescita delle cellule tumorali prostatiche. Ilbasso potenziale di penetrazione della barriera ematoencefalica di darolutamideè supportato dai modelli preclinici e dai dati di neuroimaging in adulti sani.E’ confermato dalla limitata incidenza globale di eventi avversi (AEs)correlati al sistema nervoso centrale (CNS) rispetto a placebo, come osservatonello studio di Fase III ARAMIS, e dal miglioramento dell’apprendimento verbalee della memoria osservato nel braccio di darolutamide nello studio di Fase IIODENZA.

 

Darolutamide è approvato in oltre 80 Paesi, compresi Stati Uniti, UnioneEuropea (EU), Giappone e Cina per il trattamento dei pazienti con tumore dellaprostata non metastatico resistente alla castrazione (nmCRPC) ad alto rischiodi sviluppare metastasi. E’ anche approvato per il trattamento dei pazienti contumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC) in alcuni Paesi tracui gli Stati Uniti e il Giappone. Ulteriori richieste sono in corso opianificate in altri Paesi. Bayer prevede che il picco potenziale di vendita didarolutamide superi i 3 miliardi di euro. La molecola è in fase di valutazionein ulteriori studi nei diversi stadi del tumore della prostata: tra questi lostudio di Fase III ARANOTE valuta darolutamide più terapia di deprivazioneandrogenica (ADT) rispetto a ADT per il tumore della prostata ormonosensibilemetastatico (mHSPC); il Gruppo Australian and New Zealand Urogenital andProstate Cancer Trials (ANZUP) coordina uno studio di Fase III DASL-HiCaP(ANZUP1801) del gruppo di cooperazione internazionale che valuta darolutamidecome terapia adiuvante nel tumore della prostata localizzato a rischio elevatodi recidiva. Per informazioni su questi studi consultare il sito www.clinicaltrials.gov. Inoltre, è previsto uno studio perindagare il potenziale di darolutamide nella fase iniziale in pazienti chepresentano un aumento dei livelli di antigene prostatico specifico (PSA) dopol'intervento chirurgico o la radioterapia.

 

 

 

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