18, aprile 2025 -L'infezione da Papilloma virus umano (Hpv) è oggi riconosciuta come causa di unnumero crescente di tumori orofaringei, in particolare quelli localizzati alivello delle tonsille e della base della lingua, che interessano pazienti dietà inferiore e contribuiscono al grande problema clinico e socialerappresentato dai tumori del distretto testa-collo. A ricordarlo èl'Associazione italiana radioterapia e oncologia clinica (Airo) in occasionedel mese dedicato alla sensibilizzazione su questo tipo di neoplasie,considerate rare ma "tutt'altro che trascurabili".
Nel 2024 in Italiasi stimano circa 5977 nuove diagnosi, pari al 3% di tutti i tumori maligni.Nonostante la relativa bassa incidenza, evidenziano gli esperti, rimangono dinotevole rilievo in quanto possono compromettere funzioni fondamentali comerespirare, parlare, e mangiare, con impatti importanti sulla qualità dellavita. Fumo e alcol restano i principali fattori di rischio per lo sviluppo diquesti tumori, ma negli ultimi anni è emersa la nuova realtà dell'Hpv,soprattutto Hpv-16: "A differenza dei tumori Hpv-negativi", spiegaLiliana Belgioia, consiglio direttivo Airo, "queste forme colpisconopazienti più giovani (età media intorno ai 50 anni), e presentano una prognosipiù favorevole con una migliore risposta ai trattamenti". Le strategieterapeutiche per i tumori testa-collo includono chirurgia, chemioterapia eradioterapia, spesso combinate. Nella malattia localmente avanzata, laradioterapia rappresenta uno dei trattamenti cardine, con intenti curativi. Neitumori orofaringei in fase iniziale/intermedia, la radioterapia è equivalentealla chirurgia robotica, sia in termini di efficacia che di qualità di vitapost-trattamento. "La ricerca sta esplorando strategie dide-intensificazione terapeutica, con l'obiettivo di ridurre la tossicità deitrattamenti mantenendo alti tassi di controllo della malattia", affermaMarco Krengli, presidente Airo. "Una medicina più personalizzata, quindi,è sempre più a portata di mano".