Diritto all’oblio oncologico: superate le 100mila firme. La campagna #iononsonoilmiotumore ha raggiunto l’obiettivo

Pubblicato il:
30.9.2022

Roma, 30 settembre 2022 – Ha superato le 100mila firme e le adesioni nonaccennano a fermarsi: la campagna per il Diritto all’oblio oncologico, lanciatada Fondazione AIOM a gennaio, ha dato risultati eccezionali e ha raggiuntol’obiettivo nella notte. La petizione sarà consegnata al prossimo Presidentedel Consiglio e al Presidente Mattarella per richiedere una legge in grado ditutelare gli ex pazienti oncologici. Oggi, infatti, sono oltre un milione lepersone guarite da un tumore in Italia: per molti di loro, però, la guarigione figurasolo in cartella clinica, mentre a livello burocratico continuano a venireconsiderati malati, con discriminazioni nell’accesso a servizi come la stipuladi assicurazioni e di mutui, difficoltà nei processi di adozione e diassunzione sul lavoro. La norma permetterebbe all’Italia di seguire l’esempiovirtuoso di Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Portogallo, che già tutelanoi propri cittadini con una legge dedicata. La campagna di comunicazione, che havisto la nascita del portale dirittoallobliotumori.orgper la raccolta firme, intense attività social con il lancio di una challenge,l’hashtag #iononsonoilmiotumore e la diffusione di opuscoli, si è arricchita diun grande evento a Pescara, la prima camminata non competitiva per il Dirittoall’oblio oncologico, a cui hanno partecipato più di 400 persone. Domenica 23ottobre l’iniziativa, aperta a tutti, si ripeterà a Modena. Gli straordinaririsultati sono stati presentati a Roma, in occasione della GiornataPrecongressuale AIOM.

“Oggi, grazie all’innovazione tecnologica e agli incredibili risultatidella ricerca scientifica, sono 3,6 milioni le persone che vivono dopo unadiagnosi di tumore – spiega GiordanoBeretta, Presidente di Fondazione AIOM –. Per questo èdiventato indispensabile permettere ai pazienti, soprattutto ai più giovani, digodere di una vita libera e completa dopo la fine delle cure. Molti di lorosubiscono importanti discriminazioni, davanti alle quali non possiamo piùchiudere gli occhi. Siamo incredibilmente soddisfatti del risultato raggiuntocon questa campagna: in moltissimi ci hanno contattati anonimamente perraccontarci le loro storie di ex pazienti, ma siamo stati circondati anche dalgrande affetto di familiari, amici e caregiver. A stupirci, però, è stata lavicinanza di chi non è mai stato malato né segue persone in cura, ma ha sentitoparlare di questa situazione e ha voluto lasciare la propria firma persupportare una battaglia importante, sociale, che tocca personalmentetantissimi italiani ogni giorno. Ora che abbiamo raggiunto l’obiettivo, nonvediamo l’ora di celebrarlo con le migliaia di persone che ci hanno supportato.Eravamo consapevoli di poter portare a termine questa campagna, ma mai cisaremmo aspettati un sostegno simile. Chiediamo ora al nuovo Parlamento unalegge etica e di civiltà.”

“I grandi progressi della ricerca ci permettono di regalare ai pazientianche molti anni di vita, di cui meritano di poter godere liberamente –sottolinea SaverioCinieri, Presidente AIOM –. Non possiamo più permettere che acausa di limiti burocratici la qualità di questo tempo venga ridotta. Chiediamoche, dopo 10 anni dal termine delle cure per i tumori dell’adulto e dopo 5 perquelli dell’età pediatrica, ci si possa ritenere guariti non solo a livelloclinico ma anche per la società. È una battaglia importante che siamoorgogliosi di supportare. Ora che le 100mila firme sono state raccolte, non ciresta che chiedere che la legge venga emanata.”

“La prima camminata non competitiva per il Diritto all’oblio oncologicoè stata realizzata per riunire fisicamente molti dei pazienti, ex malati,amici, familiari, caregiver e semplici sostenitori che hanno supportato lacampagna – conclude AngelaToss, ricercatrice presso l’Unità di Genetica Oncologicadell’Università di Modena e membro del consiglio di amministrazione diFondazione AIOM –. Il successo è stato incredibile e ci ha consentito diraggiungere l’obiettivo 100mila firme. Per questo organizzeremo una secondacamminata, il 23 di ottobre, al Parco della Resistenza di Modena. Si tratteràdi un’occasione per conoscersi, condividere storie ed esperienze, trasmetterecoraggio e mostrare in quanti siamo a richiedere una legge che tuteli gli expazienti.”

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